Paola, ha sempre dedicato i primi 4 giorni del mese di maggio al Santo della Carità, lo scorso anno a causa del Covid19 non si era svolta alcuna festa, quest’anno nonostante l’emergenza sanitaria e il perdurare dei contagi, il 3 ed 4 si è festeggiato in modo più sobrio , senza eccessi , senza la folla senza le bancarelle e le giostre. Il 3 pomeriggio il Padre Generale Gregorio Colatorti , ha recitato con la comunità dei Padri, il Tom  e ai fedeli, i Vespri nell’aula liturgica, al termine una santa messa celebrata dal Padre Provinciale Francesco Trebisonda.

Il 4 mattina messa solenne concelebrata dai Vescovi Nolè, della diocesi Cosenza- Bisignano , Morosini , emerito della diocesi Reggio e Oliverio  dell’Eparchia di Lungro, unitamente ai parroci della città, una chiesa con numerose autorità ed altrettanti fedeli. Al termine, la consegna delle chiavi della città al Santo da parte del Sindaco Roberto Perrotta e l’accensione della Lampada votiva, che arderà nella cappella delle reliquie, da parte del Presidente F.F. Nino Spirlì. Nel pomeriggio giro per le vie del paese, il Simulacro del Santo , senza la solita processione, solo le autorità i Padri Minimi e , dopo, tanti anni le moto e le vespe. Tre le soste fatte, la prima a mare, per rendere omaggio ai caduti nelle acque, con l’omaggio della corona di fiori, poi al locale ospedale per salutare i malati e ringraziare per il loro operato i sanitari ed infine nella piazza centrale.. Un 4 maggio , diverso ma certamente sentito ed emozionante, con la speranza che il santo Paolano, interceda presso il Signore, affinchè questa terribile pandemia termini presto.  

di Delia Scarnà