
Inizia il terzo mese in cui facciamo l’esperienza in tutto il mondo della pandemia. Una esperienza inedita che ci coinvolge nei vari aspetti della nostra vita anche in quello spirituale cultuale.
Questa esperienza ha colpito anche la nostra famiglia minima ed il nostro terz’Ordine privando le fraternità della possibilità di incontrarsi fisicamente. Grazie alle nuove tecnologie, di cui ci
siamo dotati in tempi non sospetti, non ci siamo dispersi, e, come tanti hanno sottolineato, ci siamo
veramente sentiti una famiglia che condivide momenti di gioia e di dolore, realizzando “l’uno a tutti
e tutti ad uno”, realmente fratelli in San Francesco.
Mi è doveroso ringraziare in modo particolare i Padri delegati Provinciali TOM, P. Domenico
e p. Gianfranco, che si sono prodigati in vario modo per assicurare l’assistenza spirituale dei frati al
ramo secolare dell’Ordine dei Minimi.
Siccome siamo entrati nella fase due dell’attività anti-contagio, prevista dal Governo Italiano, mi sono preoccupato di sentire gli altri Consiglieri Nazionali e P. Leonardo Messinese, Delegato
Generale del TOM, per evitare che singolarmente si facciano scelte, non corrispondenti alla comunione nell’unità.
Siamo consapevoli che le scelte finora fatte riflettono lo stato di emergenza, con il rischio
di confondere i due piani della realtà e del virtuale. Telefono, tablet, pc, app, siti, WhatsApp, Facebook sono soltanto mezzi di comunicazione, che permettono di accorciare le distanze ma non le
annullano come avviene nella realtà.
Ribadisco, ancora una volta, che la formazione non è un compendio di informazioni. Le
attuali Costituzioni al n. 10 parlano di “approfondita conoscenza della Fraternità e questa del Candidato” e successivamente al n. 11 auspicano che il novizio possa sperimentare la spiritualità e lo
stile di vita e che la fraternità possa verificare carattere e qualità, intenzioni ed idoneità. Questa
verifica non può essere fatta virtualmente.
Papa Francesco parla di grazia della prudenza. Grazia perché la prudenza non viene da nostre doti personali ma è un dono di Dio, che va confrontato sempre con il “secundum Deum”.
Chiedo pertanto a tutti di usare prudenza e pazienza, perché non si abbia fretta a chiudere
virtualmente tempi e scadenze, che in condizione di emergenza non abbiamo potuto opportunamente declinare.
In questa situazione, sentito il p. Delegato generale del TOM ed i Consiglieri Nazionali, risulta opportuno rimandare tutte le scadenze già programmate.
Appena sarà possibile il Consiglio Nazionale del TOM si riunirà per stabilire i criteri a cui si
atterranno tutte le fraternità per la formazione unitaria in itinere, per la formazione dei Novizi, per
il rinnovo dei Consigli ai vari livelli.
Ai Presidenti provinciali si affida il compito di vigilare perché non si confondano realtà ed
attività virtuale e non venga meno il principio della comunione nell’unità.
Il nostro Santo Padre Francesco ci illumini in questo periodo di difficoltà e crisi.
A nome del P. Delegato Generale TOM e di tutti i Consiglieri Nazionali un abbraccio in San
Francesco nostro Padre e Fondatore.
Palermo 5 maggio 2020
Franco Romeo
Correttore Nazionale TOM