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Cassano, 10 giugno 2022/ Pellegrinaggio per il 100° Anniversario della morte di suor Diana de Filpo, terziaria minima.

La Comunità dei Padri Minimi di San Francesco di Paola celebra, con un Pellegrinaggio a Cassano Allo Ionio, Suor Diana De Filpo in occasione del 300° anniversario della morte. L’evento si svolgerà Venerdì 10 giugno 2022 con partenza alle ore 14.30 dal Piazzale del Santuario di Paola per giungere alle ore 16.00 a Cassano Allo Ionio dove si potrà visitare il centro storico. Alle ore 18.00 sarà officiata la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E.R. Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano. Per chi volesse Partecipare al Pellegrinaggio può prenotare la propria adesione presso l’Ufficio accoglienza della Sacrestia del Santuario.

Suor Maria De Filpo, Serva di Dio, nacque il 28 agosto 1677 a Cassano allo Ionio, da Marcello, dottore fisico professore di medicina, e da Anna Castellano, Diana de Filpo. Nel 1691 indossò l’abito del Terzo Ordine dei Minimi, ancora inesistente allora a Cassano e dove fu introdotto solo dopo venti anni, il 10 febbraio 1719. Fatta quindi domanda di ingresso nel Terzo Ordine al Vicario padre Isidoro Lattaro, dopo l’anno di noviziato, l’11 febbraio 1720, domenica, Diana poté diventare terziaria a tutti gli effetti, la prima terziaria a Cassano. Rinunciato alla dignità del suo stato sociale, ai piaceri mondani, fu sempre amorosa, benigna, compassionevole con quanti bussavano alla sua porta e aiutava tutti con purità di cuore e con retta intenzione di servire solo il suo Signore. Il suo cammino di perfezione seguì scrupolosamente e con perseveranza la Regola professata, ponendo Dio al centro, senza trascurare i doveri della vita che esplicò soprattutto prestando assistenza alla vicina Chiesa di San Francesco. Dopo la sua morte, avvenuta a 45 anni, diversi fedeli furono spettatori di molti prodigi che alimentarono una intensa devozione popolare nei confronti della suora e hanno consentito l’avvio della causa di beatificazione. Benché vissuta nel nascondimento, la fama della santità della mistica cassanese si diffuse rapidamente anche fuori della Calabria, nel Regno di Napoli e finanche a Venezia.

I Frati Minimi Ufficio Stampa Santuario San Francesco di Paola

Diana de Filpo visse tra il XVII e il XVIII, secolo in cui emerge un nuovo potere economico e politico contraddistinto da un ceto sociale spregiudicato e intraprendente da una parte e dall’altra da latifondisti esosi e prepotenti. In mezzo una
plebe ignorante e indigente che, soprattutto nel sud, diventa ancora più miserabile. Qui, a Cassano allo Ionio, nacque il 28 agosto 1677 da Marcello, dottore fisico professore di medicina, e da Anna Castellano, Diana de Filpo. All’età di sette anni fece voto di
verginità; viveva nella sua casa come lontana dal mondo, dedicandosi quasi interamente alle preghiere fervorose e continue, soprattutto per la conversione degli infedeli, e alle privazioni d’ogni genere. Il suo primo biografo, don Antonio Arangi, dice di lei che era delicatissima di complessione, e gravata da continue malattie. Ebbe spesso visioni della Madonna e di Gesù. In questo clima e conducendo tale stile di vita, un giorno annunciò ai genitori di voler cambiare stato
sociale e, avuto il loro consenso, e dopo un’apparizione di San Francesco di Paola, decise di indossare l’abito della sua
Religione. Fu così che nel 1691 indossò l’abito del Terzo Ordine dei Minimi, ancora inesistente allora a Cassano e dove fu introdotto solo dopo venti anni, il 10 febbraio 1719. Fatta quindi domanda di ingresso nel Terzo Ordine al Vicario padre Isidoro Lattaro, dopo l’anno di noviziato, I’11 febbraio 1720, domenica, Diana poté diventare terziaria a tutti gli effetti, la prima terziaria a Cassano. Rinunciato alla dignità
del suo stato sociale, ai piaceri mondani, fu sempre amorosa,
benigna, compassionevole con quanti bussavano alla sua porta e aiutava tutti con purità di cuore e con retta intenzione di servire solo il suo Signore Il suo cammino di perfezione seguì scrupolosamente e con perseveranza la Regola professata, ponendo Dio al centro,
senza trascurare i doveri della vita che esplicò soprattutto prestando assistenza alla vicina Chiesa di San Francesco.Dedita alla contemplazione e all’imitazione della Passione di Cristo, aggiungeva la sofferenza del cilicio e delle torture alle già tante e gravissime sue infermità fisiche. Tutto il suo avere consisteva in una corona del Rosario, un cilicio, un flagello, un Crocifisso. Morì all’età di 45 anni, due anni dopo essere
diventata terziaria minima, il 23 maggio 1722, come gli aveva
predetto San Francesco. Per espresso suo desiderio fu
sepolta nella Chiesa di San Francesco di Paola, suo Padre
Fondatore. Dopo la sua morte diversi fedeli furono spettatori di molti prodigi che alimentarono una intensa devozione popolare nei
confronti della suora e hanno consentito l’avvio della causa
di beatificazione. Benché vissuta nel nascondimento, la fama della santità della mistica cassanese si diffuse rapidamente anche fuori della Calabria, nel Regno di Napoli e finanche a Venezia; tutt’oggi nella sua città natale sopravvive la fama della sua santità e si ricorre alla sua intercessione. Nel centro
della città di Cassano esiste una via a lei dedicata, nel 1976.

PREGHIERA D’INTERCESSIONE
O Dio di infinita bontà e misericordia, ti rendiamo grazie
perché nella tua Serva Diana De Filpo hai fatto risplendere
l’amore per i piccoli e i poveri, mortificando il suo corpo in
una perpetua quaresima sull’esempio di S. Francesco di
Paola; e l’hai associata anche alla tua passione attraverso una sofferenza fisica e spirituale. Ora ti preghiamo, se è nella tua santa volontà, glorifica su questa terra la tua Serva fedele e concedici per sua intercessione la grazia che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

3 Gloria al Padre alla SS. Trinità