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Apertura degli atti dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù, la fama di santità della Serva di Dio Madre Maria del Socorro Astorga Liceras

Città del Vaticano, 6 febbraio 2025:
A distanza di quasi due mesi dalla chiusura della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio Madre Maria del Socorro Astorga Liceras (1769-1814), monaca professa dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, e dopo aver ottenuto il relativo rescritto a firma del Cardinal Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, questa mattina si è effettuata l’apertura degli atti dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù, la fama di santità e dei segni della Serva di Dio.
L’atto è stato presieduto dal Cancelliere del Dicastero Cav. Federico Favero alla presenza del Postulatore Generale dell’Ordine dei Minimi P. Taras Yeher OM, di Madre Lourdes Sánchez-Lafuente OM, Correttrice del Convento Jesús Maria di Archidona, di P. Ottavio Laino OM, ex Postulatore Generale, di P. Abin Vettickappillil OM e dei frati Marco Marrello OM e Antonio Foti OM della Comunità del Collegio Internazionale dell’Ordine dei Minimi. Al termine di un momento di orazione, si è proceduto alla rottura dei sigilli e all’apertura delle casse contenenti gli atti processuali dell’inchiesta diocesana, tenutasi tra il 2023 e il 2024.
Tramite questo atto, inizia formalmente la fase romana della causa, nella quale si valuteranno sia gli aspetti giuridici del processo svolto nella diocesi di Malaga, sia le prove documentali e testimoniali riguardanti la vita e le virtù della Serva di Dio, della sua fama di santità e dei segni che accompagnano la memoria di Madre Socorro. Infatti, la Serva di Dio dalla sua morte fino ad oggi è esempio di “profonda umiltà, veemenza dell’Amore Divino, della cieca obbedienza, del continuo silenzio e dell’ammirabile sapienza dei suoi scritti”.
Il processo di beatificazione di Madre Socorro non è solo un riconoscimento della sua santità, ma anche un’opportunità per evidenziare il valore della vita consacrata, in particolare nella sua dimensione contemplativa vissuta nella clausura. Questo percorso dimostra che la santità non è un’esperienza individuale e privata, ma una realtà che coinvolge l’intera Chiesa e il popolo di Dio. Madre Socorro, come monaca Minima, è un modello di vita evangelica radicale, avendo incarnato i consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza e di vita quaresimale caratterizzata dalla preghiera e dal servizio al prossimo.
La sua fama di santità, ancora viva tra le Monache e la popolazione di Archidona e i suoi dintorni, insieme alla rilevanza dei suoi scritti, testimonia l’impatto duraturo della sua eredità spirituale. Attraverso il suo esempio, Madre Socorro continua a invitarci a riscoprire la vocazione universale alla santità, dimostrando come la Bontà e la Misericordia di Dio possano e debbano essere vissute e trasmesse nella quotidianità della vita.

a cura di: P. Taras Yerher