Il 22 ottobre di quest’anno è stato un giorno importante perché, dopo un triduo di preparazione nelle varie parrocchie di Sambiase e Paola, si è aperto un anno giubilare di preparazione al IV centenario della nascita del Beato Nicola Barré.
La solenne celebrazione di inaugurazione si è svolta nella chiesa nuova del santuario regionale di S. Francesco a Paola. Numerosi sono stati i fedeli convenuti, non solo da Paola , ma anche da Sambiase e da altre zone della Calabria per partecipare all’ Eucarestia presieduta dall’Arcivescovo di Cosenza, Mons. Francesco Nolè, e concelebrata da numerosi sacerdoti, tra cui il padre postulatore del Beato Barré, padre Ottavio Laino, i Minimi del Santuario, P. Giovanni Sposato da Sambiase e alcuni parroci delle zone limitrofe di Paola.
Presenti alla cerimonia erano lesuore del Bambino Gesù, istituto di consacrate fondato da Nicola Barré che da anni operano in Calabria, nei territori di Fuscaldo e di Lamezia Terme.
La solenne cerimonia è iniziata con il saluto del Correttore Provinciale, il Rev. Padre Francesco Trebisonda che, nel dare il benvenuto all’arcivescovo e a tutti i presenti, ha illustrato brevemente la figura del Beato Barré il cui messaggio spirituale , ha sottolineato, è particolarmente attuale per i nostri tempi.
Durante la sua omelia mons. Nolè ha esordito dicendo che il Barrè, nella sua grande umiltà non avrebbe mai potuto immaginare che ,dopo quattrocento anni dalla sua nascita, si potesse ancora parlare di lui.L’arcivescovo non ha nascosto il suo stupore per aver scoperto l’attualità della figura del Beato Barré, francese di Amiens, che all’età di 19 anni, dopo aver frequentato i Gesuiti per i suoi studi, sceglie , di essere Minimo, attratto da uno stile di vita contrassegnatodall’umiltà,dalla penitenza e dalla carità.
In un secolo , segnato in Francia da forti contraddizioni , N. Barré non si ferma neppure di fronte alla peste nera che affliggeva il suo paese, ma si affida totalmente al Signore.
Intuisce che il bisogno più grande è quello educativo e , in una società che non dava importanza alle donne ,va contro corrente formando delle maestre a cui chiede di iniziare scuole gratuite per i poveri. Queste giovani donne, si consacrano al Signore pur senza emettere voti religiosi e sono il primo gruppo di quelle che diventeranno le suore del B. Gesù . A loro chiede e di dedicarsi totalmente alla missione per far conoscere e amare Gesù Cristo soprattutto ai più piccoli.
La solenne celebrazione Eucaristica, ben preparata e accompagnata dai canti liturgici del coro , si è conclusa con l’offerta al Vescovo di un quadro raffigurante il Beato Barré
L’augurio e la preghiera è che tutti noi sappiamo cogliere l’occasione di questo anno di grazia per approfondire la conoscenza di questo beato Minimo e imitarne la passione missionaria perché anche oggi nella nostra società, tanto bisognosa di speranza e amore ,Gesù Cristo sia conosciuto e amato.
di Sr Caterina Dolce (Suore del Bambino Gesù)