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LameI Terme, 12 ottobre 2025/ la Fraternità del Terz’Ordine dei Minimi e la parrocchia San Francesco di Paola in pellegrinaggio a Pompei: una giornata di fede, fraternità e convivialità

Una giornata intensa di spiritualità ma anche di amicizia e condivisione quella vissuta dalla Fraternità del Terz’Ordine dei Minimi di Lamezia Terme e dalla parrocchia San Francesco di Paola in pellegrinaggio al Santuario di Pompei e al Santuario della Madonna di Pozzano. Un’esperienza che ha unito preghiera, storia, cultura e soprattutto il piacere autentico dello stare insieme, rafforzando i legami fraterni all’interno della comunità.

La tappa principale è stata il Santuario di Pompei, dove una guida ha accompagnato il gruppo alla scoperta della storia di questo luogo simbolo di devozione mariana. Un racconto che ha fatto emergere la figura luminosa del Beato Bartolo Longo (che sarà canonizzato domenica 19 ottobre), avvocato e uomo di grande ingegno e fede, che trasformò una piccola chiesa cadente in un grande centro spirituale e sociale. Grazie al sostegno di famiglie benestanti e all’opera di importanti progettisti e ingegneri, Longo diede vita a un’opera che ancora oggi parla al cuore dei fedeli. Ma il suo merito più grande fu l’impegno verso i più piccoli e i più fragili: fondò opere educative per i figli dei carcerati, strappandoli alla strada e offrendo loro istruzione e dignità.

Il gruppo ha partecipato con emozione alla Santa Messa presieduta dal Vescovo Caputo, vivendo un momento di profonda comunione spirituale. Subito dopo, il pranzo in un clima di festa è diventato occasione di convivialità.

Nel pomeriggio, il pellegrinaggio è proseguito al Santuario della Madonna di Pozzano, dove la comunità Minima ha accolto i partecipanti con calore fraterno. La visita è stata arricchita dal racconto della storia del santuario e dalla memoria del passaggio di San Francesco di Paola. Particolarmente toccante la storia del Crocifisso ritrovato sulla spiaggia: un simbolo di fede viva, portato in processione dalla comunità nei momenti gioiosi e nelle prove, come accaduto durante la pandemia.

Il rientro è stato un momento speciale: dopo la recita del Rosario e i canti mariani, si è dato spazio alle canzoni della tradizione italiana cantate a squarciagola e tanta allegria. Un modo semplice e autentico per concludere una giornata che ha lasciato nel cuore di tutti un segno di gioia condivisa.

Più che un pellegrinaggio, è stata una vera esperienza di fraternità vissuta, dove la fede si è intrecciata con l’amicizia, la storia con la preghiera, e la spiritualità con la bellezza dello stare insieme.

di Maione Candida